Per l’ottava edizione del FLE il paesaggio e molto più

“… Io vivo di paesaggio, riconosco in esso la fonte del mio sangue. Penetra per i miei occhi e mi incrementa di forza. Forse la ragione dei miei viaggi per il mondo non è stata altro che una ricerca di paesaggi, i quali funzionavano come potenti richiami. Forse vi è in me ancora di quell’istinto che doveva dominare le razze emigratrici, istinto che era sete di paesaggi nuovi e meravigliosi, prima ancora di essere istinto di preda e di conquista. Nel paesaggio è il primo segno delle mani di Dio e giustifico certi esseri sensibili che nel mezzo dei paesaggi più belli attestano d’aver veduto l’apparizione della divinità. L’altro segno è l’uomo, ma l’uomo si forma e cresce in rapporto al paesaggio: è uno specchio del paesaggio”[da “Veneto felice” di G. Comisso]

Paesaggio: per la persona è quella “parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato”; per l’ecologo è “la risultante delle caratteristiche geologiche, strutturali, geomorfiche e climatiche di un territorio”; per il geografo è “la materializzazione nello spazio geografico dei processi storici, articolati secondo i meccanismi insediativi, le presenze culturali e artistiche”.

Per l’ottava edizione del Festival dei Luoghi e delle Emozioni, il paesaggio è tutto questo e molto più. Sopra ogni altra cosa rappresenta la chance di creare terreno fertile per la comunità, uno spazio in cui poter condividere tradizioni, innovazioni, esperienze, odori, sapori, sguardi, note, colori, percorsi, idee e coscienze.

L’overture ufficiale? Segnatevi la data: 14 Giugno, con Anna Zanutto e la sua perpetua ricerca di bellezza. Poi danze, escursioni all’osservazione delle meraviglie dell’avifauna, musica d’ogni genere, cinema all’aperto per grandi e piccini, tavole calde di proposte e innovazioni volte alla cura e sostenibilità ambientali. L’invito è esteso anche ai più piccoli, ai quali non mancherà occasione di vivere il paesaggio in un trittico di laboratori volti a stimolare i sensi e la manualità, culminanti con l’ormai immancabile Notte in Biblioteca in compagnia del gruppo di lettori volontari “Gli Amici di Elmer”!
Ultima, ma non ultima, la possibilità di visitare il Museo del Paesaggio di Torre di Mosto e, in preparazione a tutto questo, un duetto d’eventi, uno scorcio “PRE-FESTIVAL”: il 31 Maggio la conferenza di Favero, Bertolin e Borin sull’importanza di uno sguardo critico da rivolgere all’ambiente, seguito l’8 Giugno dall’inaugurazione della mostra fotografica Fini&Confini.

Un sentiero da calcare in comunione, quello proposto dal FLE 2019, snodato in nove giorni di eventi, luoghi ed emozioni, e che terminerà in bellezza sabato 22 Giugno con l’imperdibile Notte Bianca tra le vie di Roncade.

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